Storia dell'arte  •  Volti celebri

Romanzi sull’arte: 5 titoli imperdibili da leggere durante la quarantena

Il tempo sembra scorrere infinitamente più lento da quando ha avuto inizio questo isolamento forzato: i film non bastano mai, lo sport ci assorbe, ma mai del tutto, mancano le interazioni sociali, le passeggiate all’aria aperta, il sole che ci sfiora caldo il viso, i pranzi della domenica, persino il lavoro.
Un quotidiano che perde le sembianze di “vita”, che sfuma nella ripetizione di azioni meccaniche e nell’abbrutimento intellettuale.
C’è bisogno di riappropriarsi del proprio corpo, del proprio sentire, delle proprie passioni: leggere, per esempio.
Leggere non per dimenticare, per assopirci e gettarci in un presente confuso, ma per sentirci nuovamente, per esplorarci e nutrire un’immaginazione soporosa.
Ecco 5 titoli da avere sul comodino che raccontano l’arte attraverso storie splendide e irripetibili.

1. La bellezza rubata, di Laurie Lico Albanese

Sul podio dei titoli imperdibili compare questo splendido romanzo che racconta la genesi di uno dei più celebri dipinti di Gustav Klimt “Ritratto di Adele Bloch-Bauer” e come, dopo l’ascesa e la caduta del nazismo, la famiglia di Adele abbia dovuto combattere per riappropriarsi di questo capolavoro.
Un romanzo scritto con gentilezza che ha il merito di annientare la distanza tra le pagine e il lettore che, volentieri, si immerge in realtà e mondi lontani.

2. Il valzer degli alberi e del cielo, di Jean-Michel Guenassia

Per gli amanti di Van Gogh e delle storie d’amore, quelle pregne che riempiono pancia, cuore e testa, questo romanzo è davvero irrinunciabile.
Il protagonista sembra essere il tormentato pittore olandese, ma non lasciatevi ingannare, il sole è Marguerite: è lei a narrarci un Van Gogh rapito dalla bellezza dei paesaggi di Auvers-sur-Oise, a svelarci un essere umano appassionato e creativo, ad ammonirci di non cadere nel tranello del ritratto di un personaggio instabile e bidimensionale che la sua morte consegnerà ai posteri.

3. La passione di Artemisia, di Susan Vreeland

Se ancora oggi, nel 2020, parliamo della disparità di riconoscimenti, trattamenti, salari delle donne, se ancora oggi sentiamo di dover combattere per poter emergere o, banalmente, per essere viste, proviamo a immaginare come dev’essere stata la vita di una donna come Artemisia Gentileschi. Ecco, questo romanzo di Susan Vreeland riesce a trasmettere al lettore il talento di questa figlia d’arte e la fatica che ha dovuto affrontare per poter mettere a frutto questo suo genio.
Più abile del padre Orazio con tele e pennelli, Artemisia deve essere un esempio di resistenza, caparbietà e consapevolezza del proprio valore per tutte noi.

4. Diario dal carcere, di Egon Schiele

E’ il 1912 quando il pittore austraico Egon Schiele, allievo e protetto di Gustav Klimt, viene condotto in carcere con l’accusa di aver sedotto una minore, Tatjana Georgette Anna.
Quei giorni di reclusione vengono descritti da Schiele in un testo steso dopo i 24 giorni di detenzione presso il carcere di Neulengbach: un racconto che vuole essere testimonianza, memoria tangibile di un’esperienza che incrinò la vita dell’artista offuscandone il talento e incidendo profondamente su come, da quel momento, Schiele e la sua arte vennero percepiti dal pubblico.

5. Frida, di Hayden Herrera – arte e vita di Frida Kahlo

Chi conosce, veramente, Frida Kahlo? Perché tante donne ricorrono alla sua immagine come simbolo dell’emancipazione femminile? Come mai e quando questa pittrice è diventata un’icona pop, un volto da sfoggiare sulle proprie borse di tela, un personaggio su cui scrivere un film?
Il libro di Hayden Herrera risale alle origini, alla nascita di Frida Kahlo, al suo Messico, al famoso incidente che la costrinse a casa, invalida per tutta una vita, ai suoi amori travagliati e appassionati e alla pittura.
A volte, è necessario riavvolgere il nastro per capire meglio, scovare dettagli, innamorarsi di nuovo.

Lasciati ispirare…l’arte di Singulart