Storia dell'arte

Artisti made in Spain: focus su Maruja Mallo

Provate a pensare a qualche artista spagnolo: quali nomi affiorano nella vostra mente? Picasso, Dalì, Goya, Velazquez, Mirò, El Greco… giusto? Immagino che dalla lista manchi qualche riferimento femminile, perché la storia ci ha un po’ abituati cosi, a un mondo talmente declinato al maschile che quasi non ci accorgiamo più dell’assenza delle donne tanto ci abbiamo fatto l’occhio. Eccoci dunque pronti a recuperare questo vuoto, a riempirlo, restituendo al pubblico un nome, un volto, una storia tutti al femminile. La protagonista di oggi è una pittrice spagnola del secolo scorso, Maruja Mallo.

Vita e formazione

Maruja Mallo nacque a Viveira, in Galizia, nel 1902, quarta di quattordici figli e sorella di quello che sarebbe diventato con il tempo un celebre scultore contemporaneo, Cristino Mallo.
A vent’anni si trasferì con la famiglia a Madrid dove iniziò a studiare alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando un’istituzione prestigiosa ma particolarmente conservatrice restia all’ammissione di donne nella scuola. Il pregiudizio dell’Accademia non impedì però a Maruja di essere ammessa diventando così, nel 1922, la prima studentessa della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.

Maruja Mallo

Il periodo madrileno

La capitale spagnola offrì a Mallo l’opportunità di entrare in contatto con un ambiente giovanile estremamente stimolante, volto a cambiare drasticamente il panorama artistico contemporaneo. Ad accompagnarla in questo percorso che la porterà ad essere riconosciuta con il tempo come una delle artiste più significative del ventesimo secolo ci sarà sempre Salvador Dalì, figura di riferimento non solo artistica ma anche personale. A legare i due artisti fu una fortissima comunione di idee e suggestioni: trasgredire per riformare, favorire l’eccentricità al conformismo, vivere ad alta voce, senza limiti. Insieme ad altri artisti e scrittori fecero parte della Generazione del ’27, un gruppo eterogeneo di persone appartenenti al scena culturale del periodo.

Las Sinsombreros

Furono però la presenza e le amicizie femminili di Mallo a essere decisive nella vita dell’artista: oltre alla scrittrice Concha Méndez e Margherita Manso, Maruja frequentò assiduamente anche Rosa Chacel, María Zambrano, Carmen Conde. Insieme rappresentarono l’avanguardia spagnola al femminile, quella che purtroppo dalla storia è stata trascurata ma, fortunatamente, non cancellata. Vennero denominate Las sinsombrero: nella Spagna degli anni Venti le persone borghesi erano solite indossare un cappello come segno distintivo d’appartenenza a una classe sociale medio alta. Ebbene, i Sinsombrero altro non erano che “i senza cappello”, donne e uomini (Maruja Mallo, Margarita Manso, Salvador Dalí e Federico García Lorca) che avevano deciso di attraversare la Puerta del Sol di Madrid senza indossare, appunto, il cappello. Le regole, i vincoli, le convenzioni del passato andavano spezzati, una volta per tutte.

L’arte di Maruja Mallo

Le opere di Maruja Mallo attingono principalmente al proprio vissuto, un vissuto straordinario costellato da eventi, conoscenze, amori. In quegli anni sembrava quasi che Madrid si fosse piegata al volere dei suoi artisti rendendosi accessibile, accogliente, gentile. Mallo ebbe la fortuna di vivere la propria giovinezza in uno stato di completa spensieratezza, in una città ancora disposta ad ascoltare e ospitare la diversità. Diversità come ricchezza, mai come frattura. L’arte di Maruja Mallo può essere classificata come figlia del Surrealismo, quel surrealismo di cui Dalì si è fatto bandiera conosciuto in tutto il mondo, che, come dice la parola stessa, supera, oltrepassa il reale: il sentire, il vedere vengono trasposti sulla tela senza avvertire l’esigenza di intessere una relazione d’intelligibilità. Le componenti del dipinto vengono assemblate nel quadro seguendo un ordine creativo interiore, non c’è più bisogno di affidarsi all’intelletto per capire.

El Racimo de Uva

E’ questo il caso di “El racimo de uvas”, un grappolo d’uva che è in realtà molto altro, un altro che non ha bisogno di essere detto, spiegato, compreso. L’altro è li, di fronte a noi, sta a noi coglierlo e ritrovare lentamente nell’opera lo sguardo di Maruja.

Las Verbenas

Altro lavoro celeberrimo dell’artista è la serie “Las Verbenas”, quattro tele che Mallo dipinse nel 1927 ispirandosi alle passeggiate notturne e alle sagre madrilene: le proporzioni non sono rispettate come anche la prospettiva, eppure questi quadri riescono a consegnarci un’atmosfera di libertà festosa e prolifica, benefica.

Naturaleza Viva

C’è poi “Naturaleza viva” con la sua orchidea lilla in primo piano che galleggia sopra due conchiglie. Mutano le tonalità che diventano pastello, cambia il soggetto che è ora purissimamente surreale. La sensazione di pace che trasmette quest’opera è incomparabile, irripetibile, unica.

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