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5 residenze artistiche made in Italy

Foto: Frederik Vercruysse

E se l’arte non fosse solo un hobby, un passatempo legittimato dalla società, ma ricominciasse ad acquisire lo statuto di “mestiere”? 
Un’utopia penseranno alcuni, peccando di cinismo. Perché, stranamente e lentamente, agli artisti e all’arte viene dato sempre maggiore spazio, non soltanto teorico, ma anche fisico.
Accade infatti che ville storiche vengano adibite a spazi creativi, trasformandosi in residenze artistiche dove gli artisti ritrovano la libertà di sentirsi tali, lontani dagli occhi di chi li scruta con sospetto.

In queste residenze sparse un po’ per tutta Italia chi crea, inventa, sperimenta, si riappropria di una legittimità perduta, o misconosciuta, immergendosi completamente in un mondo che ricordiamo solo dai racconti nei libri di storia: la Parigi del secolo scorso, centro della cultura europea, con i suoi caffè affollati da intellettuali e gli ateliers presi d’assalto dai creativi dell’epoca che in quelle seconde case dipingevano, scartavano, approvavano futuri capolavori.

Artisti che allora si facevano voce di un tempo, riconosciuti senza vergogna da un mondo paradossalmente più tollerante di quello contemporaneo.
In quest’articolo scopriremo insieme cinque residenze italiane che accolgono artisti provenienti da tutto il mondo…cos’altro aggiungere? Che il viaggio abbia inizio.

1. Palazzo Monti, Brescia

Palazzo Monti è una villa nobiliare del 1700 circondata da prati all’inglese e ciottolati bianchissimi, i cui interni, perfettamente coerenti con l’architettura dell’edificio, rimandano a un passato intangibile: soffitti affrescati, arredamenti classici e marmi onnipresenti. Poche tracce di un presente che spesso si pensa voglia sottrarre anziché arricchire.
Eppure, da qualche tempo, questa magnifica residenza ha aperto le proprie porte ad artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo.

Edoardo Monti, nipote del capostipite fondatore della villa, ha creato infatti un programma no profit per chi d’arte vive e sente di non poter fare senza, giovani creativi prosperi d’idee e iniziative che, una volta accolti, avranno modo di immergersi in un’esperienza irripetibile in un contesto fiabesco.
Nessun pagamento per accedere alla struttura, solo un richiesta da accontentare: una volta terminato il soggiorno gli artisti dovranno lasciare, alla residenza, un’opera da loro creata…il passato incontra il presente: nulla stride, l’amalgama è perfetta. 

2. Villa Lena, Toscana

Ci si perde tra le colline toscane, per arrivare a Villa Lena, e quasi si è dispiaciuti di abbandonare i paesaggi verdeggianti illuminati da un sole ambrato che sembra assumere certe tonalità solo in questa terra.
Se non fosse che Villa Lena è una residenza artistica diversa dalle altre, dove la mano dell’uomo ha operato delicatamente, cercandoo di lasciare spazio a boschi, vigneti e al prezioso cinguettìo dei passeri.
Un locus amoenus che, da aprile a novembre per uno o due mesi, accoglie e supporta artisti internazionali bisognosi di un posto nel mondo dove creare in completa libertà, stimolati dal contatto costante con la natura. 

3. CRIPTA747, Torino

A Torino, cuore pulsante di una gioventù avanguardista, nasce Cripta747 residenza artistica aperta ad artisti, curatori e ricercatori di ogni campo della cultura contemporanea. A loro, continuamente esposti al proprio flusso creativo, vittime quasi di un’appassionata ricerca materiale e concettuale della propria produzione artistica, è dedicato questo spazio.

Le borse di studio per accedere alla residenza sono due e danno la possibilità a chi sarà ammesso di vivere e lavorare a Torino per due mesi, da settembre a novembre. L’atmosfera autonoma e lo spirito di apertura che da sempre caratterizzano Cripta747, favoriscono la crescita, la sperimentazione e lo scambio tra artisti locali e stranieri, professionisti dell’arte e il pubblico.

4. BoCS Art, Cosenza

Quante narrazioni ci hanno fatto credere che il Sud italiano avesse poco da consegnare al futuro di figli, nipoti e pronipoti? Studenti che migrano verso nord per studiare e trovare risposte lontano da città che spesso, anziché madri, sono state matrigne, soprusi, silenzi costretti… nel nostro Sud poco può nascere, molto perisce.
Eppure la speranza, in chi è rimasto, è sopravvissuta: nonostante le privazioni subite si assiste a un moto di rinascita culturale e sociale forte, tipico di chi nella vita ha imparato a rialzarsi dopo ogni caduta.

E come nel deserto ogni tanto sbocciano fiori, anche nel Sud dell’Italia, così spesso dimenticato e sottovalutato, nascono iniziative preziose: ne è un esempio  BoCs ArtResidenze Artistiche Cosenza, uno spazio creativo inaugurato cinque anni fa dove artisti provenienti da ogni parte del mondo confluiscono per progettare, ideare, sperimentare e condividere le proprie opere con la città che li ha accolti. 

5. Mandranova, Agrigento

Un edificio minimale e raffinatissimo protetto dalla macchia mediterranea circostante, questo è, a prima vista, Mandranova: un piccolo eden terrestre, luogo curato e raccolto che si erge sulle colline di Palma di Montechiaro, a pochi chilometri dal sito archeologico della Valle dei Templi.
Nella residenza artistica di Mandranova creativi internazionali si ritrovano, da maggio a giugno o da settembre a ottobre per tre settimane, per concentrarsi sui propri progetti lavorativi senza essere angustiati dalle incombenze quotidiane, assorti nei diversi processi di creazione in un ambiente dalle sembianze paradisiache. 

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