La pittrice italiana Sarah Arensi applica sulla tela spirali di energia e luce per rappresentare la forza della vita e i suoi aspetti spirituali. Ispirata dal Sufismo, dal Taoismo, dal tantra e dallo sciamanesimo, sfrutta la propria spiritualità per promuovere ideali di amore e gioia attraverso colori brillanti e superfici strutturate. Ecco tradotto in parole scritte il nostro incontro con l’artista che ci ha aiutato a comprendere più a fondo il suo processo creativo.
Qual è la prima cosa che fai quando ti svegli la mattina?
Per prima cosa bevo una tazza di acqua calda con limone, poi medito per 30 minuti. Mi alleno anche alternando di solito lo yoga e la cardio dance. Dopo tutto questo, faccio colazione, programmo il mio piano di lavoro e inizio a dipingere.
Cosa ti ispira a creare ogni giorno?
La natura mi ispira ogni giorno. Vivo nella natura, in un luogo chiamato “il teatro dello spazio”, dove ci sono solo campi verdi e boschi. Traggo ispirazione anche dagli spazi interiori, dal silenzio e da tutto ciò che proviene dal campo sconosciuto e misterioso della coscienza.
Com’è il tuo spazio di lavoro?
Ho due spazi di lavoro. Uno è nella natura, all’aperto, in un giardino in Toscana, e l’altro è il mio atelier vicino a Milano, in un antico edificio che una volta era una fabbrica di tessuti di seta.
Descrivi il cuore della tua tecnica o del tuo stile.
Dipingo l’energia in movimento e uso i colori come portali per aprire la mente, il cuore e la coscienza. Il mio obiettivo è quello di creare un mondo migliore e benessere, dentro e fuori. Uso foglie d’oro e d’argento in modo grezzo, mettendole sulla tela con le mani, lasciando alcuni pezzi appesi, e facendo questo, do movimento e alte vibrazioni ai dipinti.
Quando lavoro su commissione, metto su tela l’essenza dell’anima dei miei clienti. Credo che la pittura possa guarire l’anima e far crescere lo spirito. Uso l’arte in modo sciamanico perché l’arte per me è una medicina. Vedo attraverso gli occhi dei miei clienti e dipingo la loro essenza divina sulla tela.
Sarah Arensi
Così, quando lavoro a dipinti su misura, inizio un processo di co-creazione con i miei clienti che diventano parte del lavoro e sono assolutamente indispensabili. Vengo a contatto con la loro energia, in modo da poter percepire, sentire e vedere ogni singola sfumatura.
Lavoro con loro su due livelli:
1) La liberazione a livello “dell’anima” e spirituale per sbloccare la piena realizzazione del loro vero sé.
2) Rafforzare, espandere, nutrire e fondare la loro essenza luminosa a livelli multidimensionali.
La mia arte ha il potere di generare armonia nell’ambiente e di diffondere frequenze molto alte, pulendo l’anima di chi vi si relaziona e armonizzando le realtà circostanti.
Quando creo le mie opere, mi trovo nello spazio vuoto, in quel silenzio profondo dell’essere da cui iniziano la verità e la bellezza pura. È un processo alchemico e curativo in cui l’ignoto si traduce in colori, frequenze, vibrazioni e luci attraverso le mie mani. Divento uno strumento per la realizzazione dello spirito sotto forma di arte.
Quali sono i 3 elementi essenziali per il tuo studio?
Luce, silenzio e ordine.
Come fai a sapere o decidere quando un’opera d’arte è finita?
Lo sento. Quando vedo armonia ed equilibrio, la mia voce interiore dice ‘ok’, e questo significa che un ciclo è completato. Tutti i miei dipinti continuano a rigenerarsi in un processo di trasmutazione senza fine. Questo significa che posso avere la percezione di un dipinto finito, ma la verità è che il dipinto stesso continua a trasformarsi.
Cosa ti piace fare per rilassarti dopo una giornata di lavoro?
Camminare nella natura, vedere un bel film, meditare per 10 minuti, fare un bagno caldo con essenza di olio di rosa o di neroli e sale dell’Himalaya.
Quale aspetto prediligi del processo creativo?
In realtà, amo tutte le fasi del processo creativo. Se devo scegliere, direi che è la svolta, l’intuizione, l’idea che permette il fluire dei colori sulla tela.
