Artisti

5 minuti con Giorgio Basfi

Giorgio Basfi è un pittore italiano nato nel 1980, che vive e lavora a Tradate (VA). La sua pittura è un processo continuo di sperimentazioni sia tecniche che tematiche. si forma da autodidatta attraverso una serie di sperimentazioni che si evolvono lasciando che il suo stile maturi di conseguenza. Uno dei temi più cari all’artista è l’analisi dell’ambiente  come insieme di soggetti e forze. Ogni elemento fa parte di un gioco di forze più grande, un’unità che raccoglie tutto al di sopra delle differenze. Tutto ciò viene lucidamente espresso attraverso forme geometriche fatte di materia e colore.

Quando hai deciso di voler diventare un artista?

Ho sempre avuto l’istinto ad esprimermi con il disegno. Da giovanissimo mi affascinava il mondo della street art, gli studi che avevo intrapreso non c’entravano niente con l’arte, ho sempre coltivato la passione parallelamente, ma le prime opere dipinte sono arrivato a farle verso I 18 anni di ritorno da un viaggio a parigi. La citta’ mi aveva talmente stimolato che mi ha spinto di fatto a cominciare a fare quadri.

Giorgio Basfi, Egosistema X II 2020, (2020)

Quali sono le tue più grandi influenze artistiche e a quali artisti ti ispiri in particolare?

Cerco sempre di mantenere un certo distacco da quello che osservo in ambito pittorico, questo perchè penso che ognuno di noi a diretto ad esprimersi come vuole con la pittura. Ho scelto appunto questo mezzo di espressione proprio per le infinite possibilita’ che offre. Di solito più che il messaggio completo mi innamoro delle tecniche e della peculiarità, perciò apprezzo molto chi fa un uso estremo del colore, non solo a livello cromatico ma anche materico. Ad esempio apprezzo tantissimo i divisionisti e gli impressionisti per il metodo scrupoloso di giocare con la luce. L’astrattismo materico di Burri, Vedova, Tapies per il peso fisico che hanno dato alla loro pittura, l’istintivita’ di Afro Basaldella per la sua fluidità, l’originalita’ di Mario Schifano e Mark Rotho per la spiritualita’ delle sue opere.

Preferisci lavorare da solo o in collaborazione con altri artisti? 

Tendenzialmente preferisco lavorare da solo ma penso che I sodalizi artistici siano molto poetici. Ho una collaborazione in corso per quanto riguarda la realizzazione delle mie opere in scultura, ma e’ un progetto che rimane molto diluito nel tempo, anche se ci tengo molto.

C’è un progetto a cui stai lavorando di cui ti piacerebbe parlarci?

Di solito mi dedico parecchi anni allo sviluppo e lo studio di una serie principale, al momento sono gli egosistemi, per cercare di esprimere pienamente il concetto e trarre tutto il possibile dal confronto con il resto del mio lavoro. Nel mentre eseguo qualche opera di generi passati, per per trarre tutte le riminescenze.

Giorgio Basfi, Egosistema VIII II (2017)

Cosa faresti nella vita se non fossi diventato un artista?

Penso che artista un po si nasca, ma se non avessi dipinto avrei trovato qualcosaltro da fare con altrettanta passione.

Ci sono altri artisti su Singulart che ti hanno particolarmente colpito e di cui ammiri i lavori?

Vedo che si sono moltissimi artisti, quelli che osservo con maggior attenzione sono gli astrattisti e quello che mi rincuora è che tutti hanno una propria personalità che mi convince ancora di più nel sostenere che la pittura sia proprio un bel modo per esprimersi.

Quali consigli potresti dare a giovani artisti all’inizio della propria carriera?

Mi limiterei nel dire di credere sempre in cio’ che si fa, che spesso potrebbe essere difficile soprattutto all’inizio, ma se si sente di avere una vocazione artistica e’ un peccato abbandonarla. L’arte in qualche modo migliora la vita delle persone. Chi ha passione se la tenga per sempre.

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